domenica 14 marzo 2010

Piazza del Popolo a Roma



Amici della Rete, eccoci qua. Qui c'e' il popolo vero, quello della speranza. Perche' sono qui? Loro sono qui per ricordare a noi esponenti di partito di fare il nostro dovere. Il nostro dovere, in questo momento, è di fare resistenza, resistenza, resistenza al neofascismo del piduista berlusconiano, prima che sia troppo tardi.

Amici della Rete, mi raccomando, non cadete nella tentazione di non andare a votare perché ci sono solo due modi per liberarci da questo neofascista: o con “la presa della Bastiglia”, ma non possiamo fare la rivoluzione, o attraverso il voto, mandandolo a casa. Per questo vi invito ad un atto di responsabilità che anche noi dell'Italia dei Valori vogliamo perseguire.

Oggi sto facendo una manifestazione insieme con altri esponenti di partito e con i quali, molte volte, mi sono trovato in dissenso. C'è però un momento in cui, per difendere la democrazia nel nostro Paese, anche le persone con idee diverse tra loro hanno il dovere di stare insieme. Lo hanno fatto i nostri padri per liberarsi da Mussolini, dobbiamo farlo noi per liberarci da Berlusconi. Non c'è più informazione, non c'è più un Parlamento che funzioni, non ci sono più gli organi di controllo. In una situazione di questo genere dobbiamo trovare la forza e l'umiltà di accettare il nostro vicino di banco, anche se qualche volta non ci convince, perché solo insieme possiamo mandare a casa il nemico della democrazia. Da quel momento in poi potremo occuparci, finalmente, del lavoro, dell'occupazione, della scuola pubblica, della sanità pubblica, della difesa del territorio. Si, poiché sono questi i temi di una nuova alleanza che voi ci chiedete, che questo popolo ci chiede e che noi dell'Italia dei Valori vogliamo portare avanti. Con un avvertenza però: sin dall'inizio, dalla manifestazione di Piazza Navona, avevamo segnalato che il governo Berlusconi era un pericolo pubblico mentre tutti i partiti presenti oggi in piazza ci ritenevano eversivi e antidemocratici. Oggi posso dire con orgoglio che siamo finalmente tutti insieme, in questa piazza, e ciò vuol dire che l'Italia dei Valori aveva visto giusto, ciò vuol dire che sarò anche un pò contadino ma ho avuto il cervello più fino di tanti pensatori della domenica.

Dobbiamo essere uniti e, soprattutto, distinguere chi fa opposizione di circostanza da chi fa un'opposizione per un' alternativa vera.

Nulla di nuovo a Nerviano


Già nel 2006 con un vergognoso e censurabile comportamento politico si abbindolò l'elettorato di Rifondazione Comunista escludendola poi dalla coalizione, anche oggi, come ieri qualcosa bolle nel pentolone della politica, con la p minuscola, nervianese. Alla presentazione della lista elettorale del Candidato Sindaco leghista a Parabiago, non è mancato l'uomo che non si è fatto scrupoli ad eliminare dalla sua coalizione un alleato che ha sempre operato per il bene dei cittadini nervianesi qual'è Italia dei Valori.
Stò parlando del Sig. Enrico Cozzi, Sindaco di dichiarata provenienza comunista, come lui ama etichettarsi, che già nel 2007 era fortemente in dubbio se aderire al PD oppure seguire le correnti dell'on. Mussi, ma nella logica del profitto politico il rifuggiarsi sotto un tetto più ampio ed accogliente è stato sicuramente vantaggioso e come in ogni squadra che si rispetti, anche gli insufficienti politici del suo seguito,  allineati in fila indiana,  hanno proceduto passo dopo passo verso precipizio che li attenderà tra pochi mesi. E pensare che denunciai tutto qualche anno fa, dimostrando ancora una volta, se pur sola,  la ragione prima o poi  ha il sopravvento sulla irragionevolezza. Oggi come ieri il nostro uomo non disdegna  di tenere i pedi in scarpe accoglienti, anche se la Dx è chiaramente diversa dalla Sx, sia per dimensione che per colore,  l'importante é camminare, la direzione più conveniente la vedromo strada facendo. Da esperienze passate e dalla storia politica di quest'uomo, si evince che, meglio essere previdenti perchè dalle disgrazie altrui e non dalle proprie capacità politiche, può essere che nel 2011 il Paolo Rossi della politica, possa trarre l'ennesimo regalo, ma a differenza di allora, Italia dei Valori scenderà in campo per impedire quello che allora favorì e cioè, che il Signor Cozzi possa tornare a ricoprire lo stesso mandato.
Come sempre riconfermiamo con i fatti quello che sosteniamo, noi crediamo che le persone debbano essere in grado di meritare con le azioni il consenso del  cittadino e pertanto riteniamo che il Cozzi, ed altri componenti del suo governo, siano immeritevoli di un'altra possibilita politica
Ritenendoci bravi, tutti noi, in matematica l'equazione sine qua non Enrico Cozzi =Sindaco non possa essere più rappresentata, sullo scenario politico nervianese, non vogliamo ulteriormente alimentare il lago ghiacciato di Cocito

Italia dei Valori nervianese